Dx Expedition
17-12-22, 13:06
Si, la spedizione, in tutti i sensi, quella che si appresta a partire ha tutte le potenzialità e la caratteristiche per essere ricordata nella storia radioamatoriale come “la spedizione” dell’anno sicuramente, del secolo chissà, di un’era forse, di questo ciclo solare molto probabilmente.
Facciamo un passettino indietro, l’isola di Bouvet 3Y0 (possedimento norvegese nell’oceano atlantico) ha visto per adesso solo una vera dxpedition, 3Y5X nel 1989-90, a cavallo dei 2 anni, ci sono state prima e dopo varie attività, ma tutte legate a ricercatori o scienziati che soggiornavano durante l’estate australe e facevano anche un po’ di radio, destino comune di tante rare entità in zona sub antartica.
Ultima attività con un numero importante di qso 3Y0C nel 2000/2001 da parte di Chuck N4BQW (purtroppo SK…) circa 16mila qso.
Ultima attività in assoluto 3Y0E (op. ZS6GCM) del 2007-8, 1400 qso.
Ed infatti il dxcc 3Y0/B si trova al secondo posto tra i most wanted, subito dopo P5.
L’isola è lontana da tutto e da tutti, si trova in quel tratto, vastissimo, di oceano atlantico sotto il Sud Africa e prima dell’Antartide.. intorno ai “60 stridenti”, non ci si arriva con l’aereo, solo in nave, con una navigazione di svariati giorni, più di una settimana, sia che si parta dal Sud Africa sia che si parta dal Sud America come hanno fatto altre spedizioni, non c’è un approdo sicuro o un porto, solo spiagge scogliose dove arrivare con degli Zodiac non senza rischi ed incertezze…
Ma quali spedizioni se ho parlato solo di una sola dxpedition ? Infatti, nel 2018 Bouvet è stato teatro di un fallimento epocale (come loro stessi lo hanno definito) nella storia delle dxpeditions, un team multinazionale, capitanato da K0IR ed altri “mostri” delle dxpeditions degli anni 90 e 2000, 3Y0Z, mai svoltasi..
Un gran budget, un mare di apparecchiature, appunto operatori stellati, doveva essere “la spedizione”, purtroppo arrivati davanti all’isola, un misto tra cattivo tempo e inefficienza della nave e del team che avevano ingaggiato per farsi portare, non hanno permesso lo sbarco, decretando il fallimento, non senza polemiche e mal di fegato, mai visto di questa rilevanza nella storia delle grandi dxpeditions radioamatoriali.
La nave e l’equipaggio erano uruguaiani ed appunto partiti da li, come anche era stato per 3Y5J.
La nave era dotata di 2 elicotteri leggeri, che avrebbero dovuto sbarcare il grosso del materiale su Bouvet, come anche era successo tanti anni prima con 3Y5J.
Credo si debba citare anche il tentativo di Dom 3Z9DX, che nel febbraio 2019 doveva raggiungere Bouvet con un peschereccio d’altura appositamente modificato nelle settimane precedenti, ed attivare 3Y0I insieme a qualche altro operatore… secondo quanto raccontato non arrivarono nemmeno in prossimità dell’isola, una tempesta li costrinse a rientrare ed abortire la spedizione, annunciata poi altre volte da parte di Dom, complice anche la pandemia che ha bloccato le frontiere di diversi paesi, non se n’è più parlato.
Come vedete, il posto è difficile.
3Y0J che si dovrebbe svolgere a fine gennaio 2023, ha cmq già alcuni trascorsi, era stata annunciata in primis dal famoso gruppo di dxpeditioners “Intrepid dx group”, ma poi la vendita della famosa nave RV Braveheart, che li aveva accompagnati in tante spedizioni in zone antartiche negli ultimi 20 anni (!) ed il periodo ancora “pandemico” (era il 2021) all’epoca dei fatti con le sua incertezze, li ha fatti rinunciare a vantaggio dal gruppo tirato su da Ken LA7GIA, anche lui ovviamente noto spedizioniere, ed eccoci a noi.
Ken, LA7GIA team leader ed altri 11 operatori, tutti volti e call noti del dx mondiale,
LA7THA, LB1QI, LB5GI, KO8SCA, VE3LYC, NP4G, KO7SS, N0FW, DL6KVA, AB5EB, WD5COV, si ritroveranno a Port Stanley nelle isole Falkland il 13 gennaio 2023, e si imbarcheranno sul veliero “Marama” con circa 6500kg di materiale , una barca progettata per viaggi nei territori antartici, che li porterà a Bouvet.
E questa se volete è la più grande sorpresa, quindi non una nave con elicotteri a disposizione, ma un veliero, grande e robusto, con già importanti esperienze in quei difficili mari, lavora da anni trasportando cose e persone in Antartide e nelle isole limitrofe, e poi l’uso dei gommoni Zodiac per sbarcare su Bouvet.
La scelta ha avuto varie motivazioni, ma soprattutto il fatto che è difficile trovare una nave con elicotteri a costi affrontabili, e che questi, di dimensioni ridotte (un grosso rompighiaccio con 2 elicotteri ogni tempo può costare anche 2 milioni di dollari per il tempo di una spedizione..), hanno grandi limiti di volo in condizioni metereologiche non buone, rischiando di compromettere tutta la spedizione, un po’ come successo a 3Y0Z…
Il punto deciso per lo sbarco e la permanenza su Bouvet è nominato “Cape Fie” nella parte sud orientale dell’isola, ci sono vari punti e spiagge adatte ad un sbarco, usate a volte da ricercatori, documentaristi, qualche raro turista antartico.. ma nessuno di questi garantisce sicurezza e stabilità per una spedizione così lunga, per vari rischi, non ultimo il numero elevato di foche.
Lo stesso si può dire per i vari ghiacciai presenti su Bouvet, magari offrirebbero un take off migliore, ma è davvero improponibile avventurarcisi ed installare un campo.
Sull’isola è presente anche una base con una stazione meteo automatica, che viene presidiata alcune settimane l’anno da personale scientifico norvegese, ed è da dove hanno trasmesso sia 3Y0X che 3Y8E (che erano ricercatori oltre che OM) ma dal 2005 un regolamento vieta l’accesso a personale comune in quell’area.
Il campo e le antenne saranno quindi installate sopra un costone roccioso la spiaggia di Cape Fie, un primo team di operatori più esperti e preparati in questo scalerà la roccia alta circa 80m, installerà un argano e comincerà a tirar su roba dalla spiaggia sottostante, impiegando circa 2 giorni, dopo tutti raggiungeranno in sicurezza il campo sul costone.
Si può vedere un breve video della zona presente sul sito 3Y0J.no
Settimane fa, gli operatori norvegesi, Ken in testa e poi anche Adrian KO8SCA, ci sono ritrovati in Norvegia proprio per testare attrezzatura ed addestrarsi per questa operazione su un ghiacciaio.
Si può immaginare come questa fase, insieme cmq anche allo sbarco sulla spiaggia con gli Zodiac, siano le più critiche ed anche soggette ad imprevisti di tutta la spedizione.
L’area prevista sul costone rocciose per l’insediamento del campo è circa 240x50m e sarà organizzata come nell’immagine. Ospiterà 3 grosse tende riscaldate, una per fare radio, una per dormire, ed una per mangiare ed altre attività ricreative e sociali.
7 pali con antenne yagi per le bande alte (10-20), di cui 5 fisse per NA EU AS e 2 direzionabili alla bisogna, e 6 antenne verticali per le bande basse.
Questo è lo schema del campo in dettaglio
Non è escluso che durante le fasi di allestimento del campo principale, sopra il suddetto costone roccioso, si improvvisi anche un campo sulla spiaggia, sotto, limitato a verticali per tutte le bande e meno potenza, per non perdere tempo e raggranellare già dei qso, ma queste sono cose che verranno decise e viste sul posto, in base alla logistica ed alle condizioni meteo.
Una volta a regime, contano di avere 12 stazioni indipendenti, 8 in CW ed SSB su tutte le bande con 600w-1500w, e 4 in FT8, solo dai 10 ai 20m con 100w, che saranno “gestite” in so2r dall’operatore che sta operando in cw ed ssb… questo per risparmiare energia, gasolio che è costoso e difficile da trasportare e dare enfasi a cw ed ssb, che è la priorità di questo gruppo, queste le loro testuali parole :
“we have a pronounced focus on human modes so to achieve the goal of 200.000 qsos we will minimize the downtime of all radios and run the ft8 radios 24/7, this also to maximize the atno”
Ovviamente, eventuali cambiamenti saranno possibili durante la spedizione, in base a propagazione, pileup, risultati, stato degli operatori etc. etc. queste sono linee guida.
Saranno attivi anche in RTTY magari in sole 2 bande, 20 e 15m.
Gli apparati saranno tutti K3S.
I lineari SPE Expert 1.5K-FA
In totale 14 radio e 10 lineari.
Le antenne, saranno tante..
InnovoAntenna XR3 tribanda 10-15-20m 2el fullsize. 4 yagi in varie direzioni
InnovoAntenna LFAR-17/12 2el fullsize per 12-17m. 3 yagi in varie direzioni
1 verticale fullsize per i 30m
1 verticale fullsize per i 40m
1 dipolo V invertita per i 30m su canna di 18m
1 dipolo V invertita per i 40m su canna di 18m
1 verticale per gli 80m su canna di 20m
1 verticale per gli 160m su canna di 20m
Per la ricezione un loop omnidirezionale stile LZ1AQ, che sarà posto a 250m lontano dal campo e condiviso in ricezione con tutte le stazioni.
Allego le immagini con lo schema del campo e delle stazioni in dettaglio, come sono sul sito 3y0j.no
Cosa possiamo aspettarci noi italiani a livello di propagazione ?
Beh, non parliamo di previsioni, ma qualche idea possiamo farcela già, siamo ancora nella parte crescente dell’attuale ciclo solare, 25°, che si presente ben più intenso delle previsioni, già adesso si hanno valori di flusso solare tra 100 e 150, il che offre buone possibilità sulle bande alte, che sono in questo periodo normalmente aperte un po’ con ogni angolo del globo.
Bouvet è molto a sud, 60° di latitudine, e quindi come tutte le zone vicino ai poli, risente di un assorbimento maggiore, diminuendo la massina frequenza usabile rispetto ad altre tratte, ma ci dovrebbero essere buone condizioni.
Le bande migliori potrebbero essere i 17 e 15m (forse anche i 12m…), sia come segnali che come durata delle aperture, già dalla tarda mattinata, poi nel nostro pomeriggio e fino alla soglia della sera, considerate che la spedizione durerà almeno 2 settimane, se non di più, quindi essendo in un periodo (fine gennaio – inizio febbraio) in cui le giornate cominciano ad allungare velocemente, ci saranno giornate con condizioni prettamente invernali, in cui le bande chiuderanno prima, ma anche giornate con una propagazione quasi equinoziale, quindi aperte fino a sera.
Tante ore di apertura anche in 20m, fino a tarda sera quasi notte.
Vi inserisco lo specchiato realizzato con Voacap online per quel periodo dell’anno, ma ne riparleremo sul nostro forum e social quando saremo più prossimi alla spedizione.
Ricordatevi che la spedizione lavorerà sempre in split, massimo 15 khz sopra in CW, per non saturare troppo le bande, e 30khz per l’SSB, che possono sembrare tantissimi ma con un dxcc così richiesto, si riempiano alla svelta… queste le frequenze indicativa dove opereranno banda per banda e modo.
160M BAND
160m, CW only 1500 W
1810-1820 no TX
1826.5 CW (Please note lsn UP for NA/EU and lsn DOWN for JA/VK. )
1820-1826,5-1835 CW
60M BAND
5351,5 to 5356 CW
5356 FT8
30M BAND
10100-10105 NO TX
10105-10125 CW
10131 Crozet (FT5/W)
10144 3Y0J FT8
17M BAND
18069-18074 NO TX
18074-18090 CW
18107 FT8
>18120 SSB
12M BAND
24890-24895 NO TX
24895-24910 CW
24921 FT8
>24925 SSB
80M BAND
80m CW/SSB
3500-3510 NO TX
3510 and up to 3540 CW
>3600 SSB
40M BAND
7000-7010 NO TX
7025-7040 CW
7064 FT8
>7120 SSB
20M BAND
14000-14010 NO TX
14010-14040 CW
14105 FT8
14125 RTTY
>14225 SSB
15M BAND
21000-21010 NO TX
21010-21040 CW
21105 FT8
21125 RTTY
>21225 SSB
10M BAND
28000-28010 NO TX
28010 to 28040 CW
28086 FT8
>28400 SSB
Va da se, che una spedizione come questa, è molto costosa, da 2 anni il gruppo lavora per ottenere supporto e finanziamenti dai vari gruppi dxer mondiali, dagli sponsor di apparecchiatura radioamatoriali e da tanti singoli OM che inviano il loro contributo, piccolo o grande che sia.
Hanno stabilito un fondo di 705mila dollari, probabilmente una cifra record per una dxpedition, ogni partecipante alla spedizione contribuirà personalmente per 20mila dollari.. sono cifre importanti, anche se è l’avventura “di una vita”, e quindi chiaramente si appellano ad ogni dxer, che ne abbia la possibilità, per raggiungere la quota prevista, nel momento in cui scrivo mancano solo 15mila dollari, che credo saranno raggiunti o anche superati.
Che dire, incrociamo le dita che tutto vada come previsto, la spedizione a Bouvet è una grande avventura con molteplici difficoltà, senza nulla togliere a nessuno, non è una vacanza con la radio in un resort turistico, da parte nostra… mettiamoci il nostro, cerchiamo di non creare QRM, di non chiamare a sproposito, di non insistere nell’inveire contro chi, magari per distrazione, manderà una chiamata ISO, non chiediamo cambi di banda con spot sul cluster, non lo leggeranno.. al limite ci sono le stazioni pilota a cui mandare un’email con indicazioni e richieste.
E se possiamo, mandiamo un piccolo contributo economico.
Il sito della spedizione https://www.3y0j.no/
Il gruppo ufficiale su FB https://www.facebook.com/groups/3093983840726129
La stazione pilota per l’Europa, LA3MHA email: eupilot@3y0j.no